Luigi Lai

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La prima volta che sentii la musica delle launeddas avevo 8 anni. Chiesi cosa fosse quel suono meraviglioso a me sconosciuto: fu amore a prima vista. Sono passati tanti anni da quel momento ed oggi eccomi qui ad onorare quello strumento e quella musica a cui ho dedicato la mia esistenza.

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Luigi Lai

é nato il 25 luglio 1932 a San Vito, nel Sàrrabus (Sardegna sud-orientale), zona ritenuta da molti la patria naturale delle launeddas, lo strumento più caratteristico della musica popolare sarda ed uno dei più antichi strumenti polifonici del bacino del Mediterraneo. 

 

Egli ha intrapreso lo studio di questo strumento fin dall'età di 7 anni, dimostrando un grande talento artistico, ed acquisendo la tecnica esecutiva sotto la guida dei grandi maestri di launeddas, ora scomparsi, Efisio Melis e Antonio Lara, entrambi originari di Villaputzu. Alle launeddas ha sempre dedicato una I cura costante attraverso un profondo impegno quotidiano, che non ha mai interrotto nemmeno quando ha dovuto trasferirsi per diversi anni in Svizzera, dove peraltro ha avuto l'opportunità di maturare la propria cultura musicale frequentando l'Accademia Musicale di Zurigo, stu­diando anche altri strumenti come le tastiere ed il sassofono. Con grande passione e costante impegno ha acquisito quella sicura tecnica di esecuzione che unitamente alla sua personale sensibilità artistica fanno oggi di lui il più famoso ed apprezzato musicista delle launeddas. A lui va risconosciuto il merito di aver ele­vato a massima espressione artistica la musica popolare sarda, e di aver contribuito a farla apprezzare non solo in tutta la Sardegna ma praticamente in tutto il mondo. Infatti ha partecipato a numerosissime manife­stazioni musicali internazionali in Europa, in America, in Medio Oriente, fino al Giappone, riscuotendo ovunque grandi successi e positivi apprezzamenti dal pubblico e dalla critica musicale specializzata, ed otte­nendo numerosi riconoscimenti ufficiali. Egli ha spesso collaborato con numerosi interpreti della musica popolare sarda, come ad esempio la scomparsa Maria Carta, i Tenores "Remunnu e Locu" di Bitti o i Tenores di Neoneli; inoltre ha ricorrentemente proposto interessanti confronti tra la musica delle launeddas e diverse espressioni musicali, dalla musica leggera al jazz, collaborando con artisti di fama nazionale ed inter­nazionale (come ad esempio Angelo Branduardi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tullio DePiscopo, Enzo Avitabile, e tanti altri). Di recente ha anche esplorato le sonorità create con l'elaborazione elettronica della musi­ca delle launeddas, ed è arrivato a proporre un ruolo fondamentale delle launeddas nella musica da camera in chiave contemporanea, o anche riscoprendo brani di estrazione classica adattabili alle launeddas. Nel corso della sua lunga attività, ha prodotto diverse incisioni discografiche, sia in collaborazione con altri arti­sti, che come solista, fra cui di notevole qualità artistica si ricordano "Is Launeddas" (Vol. 1° e Vol. 2°) del 1985, "Canne in Armonia" del 1997 e "S'arreppiccu" del 2003. Da sempre ha dedicato il suo impegno a tra­smettere l'arte delle launeddas a tantissimi appassionati, per lo più giovanissimi, attraverso la ricorrente rea­lizzazione di varie Scuole di Launeddas in diverse parti dell'Isola, offrendo l'opportunità a tantissimi allie­vi di apprendere almeno le tecniche esecutive basilari, e seguendo poi direttamente la preparazione di alcu­ni allievi dotati di particolare talento. In questo spirito di diffusione dell'arte musicale delle launeddas, egli ha recentemente pubblicato il manuale "Metodo per le launeddas" in due lingue (italiano e inglese), opera didattica unica nel suo genere, che si propone l'obiettivo di raggiungere ovunque i tantissimi interessati all'apprendimento delle fondamentali tecniche di questo caratteristico strumento.